Il turismo non è pane per i grandi investitori: l’intenzione di Andrea Bonomi è di retrocedere dall’impegno. “Peggio di così non poteva andare”, commenta Filcams Cgil. Nominato Andrea Foschi presidente
“Valtur va verso la liquidazione, non c’è alcun progetto da parte della proprietà, si va allo spacchettamento dell’azienda, la volontà di Bonomi è di retrocedere dall’investimento”, così Luca De Zolt di Filcams Cgil nazionale, reduce dal primo incontro al Mise stamattina a Roma.
Per la presidenza del tour operator è stato nominato Andrea Foschi, commercialista di Parma, in precedenza advisor del concordato preventivo di Parmacotto Spa. “Foschi ha comunicato le intenzioni di liquidazione e di cessione dei villaggi – continua il sindacalista -. Non ci sono prospettive di riaprire le strutture per la stagione né di rilanciare il tour operator, peggio di così non poteva andare”.
Si è concluso male l’incontro chiamato dallo stesso ministero dello Sviluppo economico alla presenza dei rappresentati dell’azienda e delle parti sindacali di Filcams Cgil. La vicenda riguarda cento dipendenti ‘annuali’ della sede di Milano e cinquanta stagionali, solo per considerare la forza lavoro impiegata direttamente in ufficio. Considerata la capillarità dei villaggi dell’operatore turistico, infatti, è facile immaginare come l’indotto sui territori possa essere rilevante. “A pieno regime lavorano 1200 persone”, sottolinea De Zolt.
Invano stamattina il rappresentante del Ministero Giampietro Castano ha cercato di trovare uno spiraglio e capire se il concordato fosse strumentale al ri-disegno dell’investimento o fine a se stesso, come si è rivelato. “Viene colpita una parte produttiva rilevante del Paese qual è il turismo, ha detto l’incaricato dal Ministro nella vertenza”, aggiunge.
Quello di oggi è stato il primo meeting dopo la richiesta di concordato “in bianco” da parte di Valtur, per cui è attesa la risposta del tribunale con la nomina di un commissario. Secondo la legge, la procedura ha una durata di 120 giorni. “Si tratta di un iter pre-fallimentare dopo che l’azienda ha rilevato problemi economici – spiega Luigi Brianzi di Filcams Cgil Milano -. In pratica si ‘congela’ la situazione in essere per dare la possibilità di risolvere i rapporti debitori”.
“Contiamo sul fatto che intervento ministeriale spinga altri investitori a subentrare nelle attività a strettissimo giro, in tempo per la stagione estiva 2018”, conclude De Zolt. Prospettiva che per alcuni villaggi come il Tanka di Villasimius, fuori dal perimetro di Valtur per accordi già formalizzati tra le parti, si rivelerà fattibile, ma si farà più difficile per altri resort. Il Tanka da solo realizza il 40% del fatturato.
E’ attesa ora la procedura di licenziamento collettivo. Da due anni i sindacati avevano cercato di entrare nel merito del piano industriale, neanche l’amministratore delegato Elena David ha mai voluto aprire un’interlocuzione. p.ba.
Le notizie della Crisi Valtur sono a questo link in continuo aggiornamento
(fonte GV Guida Viaggi
By continuing to use the site, you agree to the use of cookies. more information
The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.
Commenti recenti